PRESI I VOTI GABBATI I CITTADINI
Persistono le cattive abitudini nella gestione amministrativa del territorio cerite, e in particolare vi parleremo di quanto accade presso il Borgo del Castel del Sasso, si è vissuti nella consolidata routine degli eventi giornalieri, azioni comuni di tutti i cittadini ivi residenti, svegliarsi, andare al lavoro e così via discorrendo, il tutto condito da una scarsa attenzione del comune cerveterano. Da qualche giorno le attenzioni nei confronti di questo allegro borgo, passate le elezioni comunali, sono totalmente scomparse, via Patrizi Montoro è una pista da rally, la segnaletica stradale per i sensi unici non è stata impiantata, i sovrappassi rialzati(almeno lunghi un metro e mezzo) per rallentare i vari schumacher, all’ingresso del Borgo non sono stati messi in opera, il pozzo secondario della famiglia Gamberini non si sa cosa l’acea ne abbia fatto, e ci sarebbe molto altro da ricordare alla giunta comunale pascucciana anche per gli abbandonati residenti di Pian de la Carlotta. Cominciando dalla pensilina della fermata per i servizi di trasporto pubblico, sono stati rimossi i pannelli sostituendoli con delle griglie in metallo, i laminati in plexiglass sono stati sistemati alla meno peggio (sempre rotti sono), e difatti attualmente sono volati via, ora noi vi diciamo , e non solo noi ci lamentiamo come residenti del Borgo, ma in giornate di maltempo gli avventori del servizio sono letteralmente esposti alla pioggia e al vento, quella pensilina la utilizzano ragazzi e anziani alcuni anche con deambulatori, giunta comunale fatevelo un giretto per il territorio, vergognatevi!!!. Per quanto riguarda il serbatoio della raccolta degli olii esausti derivanti da attività di cucina persiste la mancata messa in sicurezza e l’errata posizionatura all’ingresso del Borgo, vi alleghiamo quanto deve essere fatto per ottemperare, secondo il Decreto Ministeriale vigente ovvero il caducato DM392-96 ma attualmente ancora in auge / il DM 392/96 discende dal D.lgs. 95/92 (di cui è decreto attuativo) e regolamenta una specifica tipologia di rifiuti, gli oli esausti appunto, che ante "Ronchi" non erano ricompresi nella norma generale allora vigente (DPR 915/82). Tale legislazione è stata fortemente voluta dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (allora agli albori) e molte delle definizioni e delle terminologie nella stessa riportate con collimano perfettamente con le attuali definizioni del TUA. Allo stato attuale il DM 392/96 in quanto tale è ancora esistente ma non più operante in quanto è stato caducato dall'intervenuta abrogazione dell'art. 4 del d.lgs.95/92 che ne costituiva l'atto presupposto. La caducazione non richiede l'esplicita abrogazione dell'atto divenuto inefficace, pertanto si assiste alla presenza di uno Zombie giuridico poiché il DM è effettivamente vigente ma non produce effetti. Poiché però, tale DM costituiva una regola tecnica abbastanza precisa circa i criteri di realizzazione dei depositi (e degli impianti di rigenerazione degli oli) e circa i criteri gestionali di tali impianti, le varie previsioni contenute negli allegati al DM392/96 sono state mantenute e trasferite di peso nelle BAT relative alla rigenerazione degli oli esausti (di cui al DM Ambiente 29/01/2007 linee guida per l'applicazione delle migliori tecniche disponibili agli impianti di smaltimento di rifiuti soggetti alla disciplina IPPC).Oggi la normativa relativa agli oli esausti è stata trasferita nel TUA (art. 216 - bis) e, visto che gli oli usati sono rifiuti pericolosi non si vede perché debba avere normativa a parte e non ci si possa applicare il normale regime dei rifiuti pericolosi.), sotto deve avere un vascone di raccolta per gli sversamenti accidentali e attorno un muro in cemento o laterizi a protezione per urti involontari. Menasci Roberto
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