Incredibile ma vero, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Difesa, su proposta della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, ci ha inserito nell’Albo d’oro istituito per le commemorazioni del centenario della prima guerra mondiale, per rendere il giusto onore alle gesta dei nostri illustri caduti, per ricordarci cosa significa aver dato la vita per la nostra Nazione.
Si, perchè l’idea di Nazione è certamente “proiezione” identitaria, ma anche capacità quotidiana di essere percepita nel cuore e nelle menti delle persone che la compongono.
E’ qui che bisogna trovare la sostanza del nostro essere Nazione unitaria, che ha tutt’altro che un valore retorico, perché si fonda ormai su storie comuni, su comuni linguaggi, su modelli di vita assimilabili, su simboli riconoscibili, che nessuno intende rinnegare. E questo perché è fatta di culture sovrapposte, di famiglie intrecciate nel complesso viaggiare tra Sud e Nord, tra cognomi che si mischiano e sfumano l’originaria appartenenza, tra usi e gastronomie che si confondono.
E’ Italia, c’è l’Italia, nella grandiosità del Colosseo e nell’austera bellezza delle Dolomiti, “Patrimonio dell’Umanità”,nel culto dei morti degli etruschi retaggio importante di Cerveteri, nella Valle dei Templi ad Agrigento e nelle calli veneziane, nella federiciana immagine di Castel del Monte e nella Reggia di Venaria, oppure nella barocca maestosità della Reggia Di Caserta, l’unicità del dramma e della ricchezza storica di Pompei, nelle migliaia di città e paesi, segnate dall’originalità del nostro essere italiani. Così come per le raffinate produzioni della nostra industria, della nostra moda, della nostra gastronomia. Per il nostro sentirci diversi rispetto ai francesi piuttosto che agli inglesi ed i tedeschi.
Un anniversario può aiutare a fare crescere questa consapevolezza, magari riscoprendo nelle vecchie foto di famiglia, nelle lapidi dei caduti, nelle rievocazioni in bianco e nero, il senso non generico di una partecipazione popolare alla guerra e poi da lì le ragioni profonde di una ricomposizione nazionale, fatta letteralmente sul campo, dalle giovani élite, rappresentate dagli ufficiali di complemento, e dalle masse popolari, che si incontrano sulla “linea di fuoco”; dagli italiani del nord e del sud, impegnati ad intrecciare i loro dialetti e a “capirsi” per la prima volta; dall’orgoglio di una Vittoria che abbraccia tutti, senza distinzioni di classe e di provenienza.
Da questa consapevolezza che diciamo alla giunta di maggioranza, ALLA QUALE, NCS CERVETERI, HA CONSEGNATO NELLA PRIMA DECADE DI NOVEMBRE, TRAMITE IL PROTOCOLLO I DOCUMENTI NECESSARI A TAL FINE, che anche un anniversario centenario può ritrovare la sua attualità e freschezza, trasformandosi in un atto di volontà collettiva : “riconquistare” la Nazione, per ritrovare in essa nuovo slancio sulla via del domani, convinti che comunque il futuro, anche in un mondo globalizzato come l’attuale, appartiene a chi ha la memoria più lunga !!!
LEGA CERVETERI - Menasci Roberto
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